
Assegno Unico Universale 2025: può essere attribuito integralmente al genitore collocatario in caso di affidamento condiviso?
Introduzione
L’assegno unico universale per i genitori separati è uno dei temi più discussi quando si parla di affidamento condiviso e collocamento prevalente. Ladgl gestione di questo beneficio può diventare motivo di conflitto. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sez. I Civile, n. 4672/2025) ha affrontato direttamente questo delicato tema, chiarendo quando e perché il genitore collocatario possa ricevere integralmente l’assegno, anche in presenza di un affidamento condiviso.
Che cos’è l’Assegno Unico Universale?
L’Assegno Unico Universale (AUU) è un beneficio mensile erogato dall’INPS ai nuclei familiari con figli a carico fino al compimento del ventunesimo anno di età, calcolato sulla base dell’ISEE familiare. Il D.Lgs. 230/2021 prevede che di norma l’assegno venga ripartito al 50% tra i genitori, anche se separati o divorziati. Se l’affidamento è esclusivo, invece, l’intera somma spetta direttamente al genitore affidatario.
Assegno unico universale e genitori separati: cosa succede in caso di collocamento prevalente?
La Corte di Cassazione ha chiarito che, anche in caso di affidamento condiviso, se il figlio è collocato prevalentemente presso uno dei due genitori, questo può legittimamente ricevere l’intero importo dell’Assegno Unico Universale. La motivazione risiede nella finalità stessa dell’assegno: garantire al minore un immediato e diretto supporto economico, rispondendo con tempestività alle sue esigenze quotidiane.
Perché la Cassazione ha deciso in questo senso?
La Corte ha sottolineato alcuni aspetti cruciali:
- Beneficiario dell’assegno è il minore, non il genitore.
- Il genitore collocatario è colui che gestisce concretamente e quotidianamente i bisogni e le esigenze del figlio, risultando così il più idoneo ad amministrare interamente il beneficio.
- Pur prevedendo la legge una suddivisione di default al 50%, questa può essere derogata dal giudice se tale soluzione risulta più rispondente al concreto interesse del minore.
- La Corte ha inoltre fatto propria l’interpretazione contenuta nella Circolare INPS n. 23/2022, che già consentiva questa opzione nel caso di minori prevalentemente collocati presso un unico genitore.
Cosa significa concretamente per i genitori separati?
La decisione semplifica la gestione pratica dell’assegno, riducendo possibili conflitti e incomprensioni tra i genitori. Tuttavia, rimane garantito il diritto del genitore non collocatario di richiedere un controllo sull’utilizzo effettivo del beneficio, affinché le somme ricevute vengano realmente destinate alle necessità del figlio.
Conclusioni
La recente pronuncia della Corte di Cassazione offre finalmente un orientamento chiaro e concreto per molti genitori separati che si trovano ad affrontare questa situazione. L’attribuzione esclusiva dell’Assegno Unico Universale al genitore presso cui il minore è collocato prevalentemente tutela con più efficacia e semplicità le esigenze dei figli, garantendo trasparenza e rapidità nella gestione delle risorse economiche familiari.
Dubbi o domande su come gestire l’Assegno Unico Universale?
Lo Studio è a disposizione per offrire una consulenza approfondita e personalizzata su questo tema e per fornire assistenza in eventuali controversie.